Commercio: Malmstroem, corruzione danneggia economia e valori Ue
(Da www.euractiv.it)
La corruzione nel commercio, ha detto la commissaria Malmstroem, è doppiamente dannosa poichè mina sia gli obiettivi economici che quelli etici dell'Ue.
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La commissaria al Commercio Cecilia Malmstroem è intervenuta ieri al Forum sull'Integrità, un evento organizzato a Parigi dall'OCSE che ha visto stakeholder e decisori politici discutere le possibili soluzioni alla corruzione in campo commerciale.
La lotta alla corruzione, ha detto la Malmstroem, è uno dei problemi più gravi dei nostri tempi. I suoi effetti devastanti, ha continuato, frenano l'istruzione, l'assistenza sanitaria, la crescita economica e il commercio. In questo ultimo ambito, in particolare, la corruzione, ha detto la commissaria, "è doppiamente dannosa in quanto mina tanto gli obiettivi economici quanto quelli etici" dell'Ue.
Corruzione, ha spiegato Cecilia Malmstroem, significa:
- tangenti ai funzionari doganali, che ledono sia i piccoli agricoltori che esportano nei paesi in via di sviluppo che le aziende e i loro lavoratori in Europa,.
- società internazionali che truccano appalti pubblici e ottengono l'incarico pur non potendo assicurare al governo il miglior rapporto qualità-prezzo,.
- autorità di regolamentazione che applicano norme ambientali, finanziarie, di qualità e sicurezza in modo discriminatorio, danneggiando gli operatori del commercio internazionale.
Malmostroem ha infine spiegato come l'Ue intende affrontare i danni della corruzione sul commercio. Prima di tutti, ogni futuro partner di accordi di libero scambio - e l'Ue stessa - si deve impegnare ad emanare strumenti giuridici necessari ad agire efficacemente contro tutti i tipi di corruzione legati al commercio internazionale.
In secondo luogo, l'approccio per la lotta alla corruzione deve essere "globale, non frammentario". Molti paesi hanno le proprio leggi e politiche anticorruzione, ma bisogna essere certi che la lotta sia combattuta su "entrambi i fronti della transazione".
Gli impegni dovrebbero poi concentrarsi su tutti i diversi ambiti oggetto degli specifici accordi di libero scambio. Infine, ha aggiunto la Malmstroem, "sia il commercio che la corruzione nel 21° secolo sono globali e senza confini, così come lo sono i flussi di denaro che li sostengono". Per questo, ha concluso, "dobbiamo affrontare il problema delle società di copertura anonime e dei conti offshore". Inoltre "l'approccio dell'Ue dovrebbe aiutare a promuovere la divulgazione dei benefici della proprietà, della trasparenza e della rendicontazione".